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METRORRAGIA E BIONEUROEMOZIONE: PAURA DELLA GRAVIDANZA

By 08/03/2016Aprile 28th, 2020No Comments

Jesús JCasla
Terapeuta di BioDecodificazione –
Decodifica Biologica
e Ipnosi Clinica Riparatrice
www.dbr-casla.com

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La metrorragia è una perdita di sangue uterino che esula dalle normali perdite ematiche legate al ciclo mestruale. Si calcola che colpisca circa il 20% delle donne. Frequentemente può essere confusa con la menorragia: mentre la metrorragia non è legata al ciclo, per menorragia si intende un un’eccessiva perdita di sangue durante la fase mestruale, eccessiva sia per durata-più di una settimana- che intensità. Capita comunque spesso che la donna sofferente di metrorragia, soffra anche di menorragia e quindi di mestruazioni anormalmente abbondanti e prolungate.

Se prendiamo come riferimento le cause biologiche della metrorragia, distinguiamo due tipi:

Metrorragia disfunzionale: e’ provocata da alterazioni ormonali, ad esempio la anovulazione -ciclo mestruale senza il rilascio di un ovocita-, problemi funzionali all’ipofisi, alla tiroide,cambiamenti ormonali dovuti alla menopausa, ecc..
Metrorragia organica: e’ il risultato di alterazioni organiche ed è quindi spesso indizio della presenza di altre malattie o alterazioni. Le principali anomalie organiche che conducono alla metrorragia sono: le ulcerazioni nel sistema riproduttivo, la presenza di cisti ovariche, cancro al collo dell’utero, endometriosi, infiammazioni acute o croniche, anomalie cardiache o malattie del sangue. Spesso si ha metrorragia dopo aborti spontanei o per l’utilizzo di dispositivi intrauterini. Si osserva una maggior incidenza di metrorragie nell’uso regolare di medicine anticoagulanti o antinfiammatorie. Definiamo metrorragie organiche anche le perdite ematiche durante la gravidanza. Può anche capitare che una semplice febbre o la presenza di disturbi psicologici, provochino emorragie uterine.

A sua volta la metrorragia, induce tutta una serie di sintomi: il più evidente è l’astenia, ovvero un malessere generalizzato con stanchezza mentale e grande debolezza muscolare che a differenza di un normale stato di affaticamento, non si risolve con il riposo. La continua e abbondante perdita di sangue facilita l’anemia che incide pesantemente sull’irritabilità, sulla prostrazione e sulla stanchezza, sintomi molto caratteristici delle metrorragie.

Se ora ci concentriamo nell’analisi dei conflitti inerenti la coppia e quindi per estensione, ai conflitti che hanno a che vedere con la relazione affettiva e sessuale, dietro una metrorragia, appaiono con frequenza, traumi di separazione, di mancanza di contatto con la persona amata. Può anche essere presente una frustrazione a livello sessuale; conflitti per non poter o non riuscire a consumare l’atto sessuale, o a non goderne pienamente. In queste situazioni la metrorragia nasconde o un desiderio profondo di una sessualità più soddisfacente o indica un’estrema vulnerabilità della donna che si sente sessualmente manipolata.

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In relazione ai figli avuti o futuri, la metrorragia può portare alla luce un senso di colpa inconscio della donna. Si rimprovera di non aver ricevuto in modo adeguato il figlio appena nato, o di non essere stata in grado di offrire al bimbo, la casa sognata o l’ambiente familiare più adatto alla sua crescita. Sono donne che, in qualche modo, stanno chiedendo aiuto per poter essere buone madri, ma che allo stesso tempo, si impediscono di chiedere questo aiuto. Sempre in relazione ai figli e al concepimento, i casi di metrorragia in gravidanza, mostrano rifiuto e paura inconsci nell’essere in cinta. La risposta biologica della metrorragia durante la gravidanza, ‘finge’ una ‘non gravidanza’, confermando con evidenza questo inconscio rifiuto.

Da un altro punto di vista, sono donne con tendenza a svalutarsi e colpevolizzarsi sopratutto nelle situazioni problematiche familiari o nelle discrepanze con il partner. Fondamentalmente sono donne che si sentono lontane dal nucleo familiare. Svalutandosi, adottano atteggiamenti sottomessi pensando che cosi’ potranno essere accettate, cercando di ‘non disturbare’. E’ ovvio che atteggiamenti del genere difficilmente cambiano un’atmosfera familiare tossica nella quale lei per prima, si sente soffocare.

Nei casi di metrorragia è altresi’ importante analizzare la ‘territorialità’ e la privacy di cui gode o meno la donna. E’ infatti dimostrato che l’incidenza dei casi di metrorragia aumenta nelle situazioni in cui la donna non ha vita privata. I sintomi appaiono con grande frequenza in quelle donne che, principalmente per precarietà economica, vivono le prime fasi del matrimonio in casa dei suoceri o con altri membri della famiglia acquisita. Questo tipo di contesto la priva del suo territorio e molto probabilmente della privacy necessaria per vivere liberamente la relazione affettiva e sessuale con il marito. E la stessa sintomatologia può apparire in tutte quelle situazioni in cui la famiglia acquisita, per vicinanza geografica, si intromette costantemente nella vita di coppia. Anche in questo caso la donna, pur sentendosi abusata nella propria intimità, accetta e soffre nel silenzio queste continue intromissioni per non generare conflitti con il marito.

Qualsiasi emorragia, cioè la perdita di sangue, manifesta un disagio interiore profondo. Il sangue simbolicamente, rappresenta la gioia di vivere:la perdita di sangue è la perdita della gioia di vivere. Le donne che soffrono di metrorragia sono spesso persone che tendenzialmente reprimono questa tristezza e angoscia interiore, causate spesso da difficili situazioni in famiglia. Vivono e affrontano i problemi in totale solitudine, pensando che a nessuno interessi aiutarle.

Da un punto di vista strettamente sistemico e familiare la metrorragia esprime le sensazioni di distacco, di allontanamento e spesso di incomunicabilità della donna, con i familiari. La metrorragia può manifestare il desiderio della donna di allontanarsi, di fuggire dall’ambiente familiare tossico o che sia invece un membro del clan ad andarsene per porre fine a questo ‘ambiente irrespirabile’.

Affrontare la metrorragia dal punto di vista della bioneuroemozione – decodifica biologica, richiede lo studio del Progetto-Senso e dell’albero genealogico. Questo tipo di analisi rivela alla donna, quali programmi inconsci ha ereditato dai suoi antenati. Questa analisi disvela quali siano i conflitti del clan che lei sta ripetendo o quali situazioni problematiche vissute dalla madre durante il progetto-senso l’hanno predisposta allo sviluppo della metrorragia.

La donna che soffre di metrorragia può analizzare tutte le circostanze sopra descritte e prendere coscienza di quali siano presenti ancora o siano state presenti nella sua vita. Può arrivare a conclusioni pertinenti e logiche sulla propria attuale situazione e prenderne consapevolezza. L’obiettivo finale e più importante è riportare alla coscienza quello che prima era inconscio per poter capire i conflitti inconsapevoli che si nascondono dietro i suoi sintomi. E per poi continuare il cammino, compia cambi concreti e precisi nella sua vita quotidiana. Per liberarsi definitivamente della metrorragia cominci con il darsi il giusto valore, si rispetti, si affermi e finalmente si riconosca per ciò che è nei propri valori, talenti e capacità.